L'industria chimica farmaceutica è in buona salute!
Si stima che i 60 maggiori mercati mondiali, quest'anno, aumenteranno di circa il 4,6% in dollari.
Il dato fotografa un tasso di crescita molto alto rispetto alla media del decennio appena passato. Questo, in sintesi, il dato più significativo che affiora dal nostro report che rileva indici di oltre 25 banche dati e l’esperienza di circa 30 manager del settore.
È indubbio che la pandemia continuerà ancora a far da padrone sui risultati e sulle strategie industriali e dopo lo sviluppo a tempi record dei vaccini, l'industria farmaceutica è di nuovo sotto la lente d'ingrandimento. La produzione e le catene di approvvigionamento hanno mantenuto le forniture della maggior parte degli intermedi anche se con costi fortemente lievitati per l’aumento delle materie prime di base.
L'industria del settore è entrata nel 2022 in buona forma: oltre ad aumentare la sua “autorevolezza” è diventata più centrale nelle politiche dei vari governi nazionali di tutto il mondo rispetto agli anni passati.
Il problema del rischio di shortage ha permesso di focalizzare l’attenzione su programmi di “reshoring” che purtroppo rimangono ancora lontani dalla loro risoluzione per i problemi contingenti legati alla geo politica dei paesi che hanno d’altra parte sottoscritto impegni per la riduzione delle emissioni di CO2.
Per quel che riguarda il futuro India e Cina giocheranno un ruolo cruciale nella fornitura delle materie prime avanzate, ma un’espansione si formalizzerà anche in altri paesi del medio oriente tradizionalmente considerati mercati di vendita per i nostri produttori.
Per contro, altri problemi si evidenzieranno nella catena di approvvigionamento, anche se le criticità non si ipotizzano così estreme come quelle minacciate negli scorsi due anni. In Cina, i casi di coronavirus, le interruzioni di energia elettrica, (quest’ultima situazione accade anche in India) e l’introduzione di politiche ambientali hanno creato interruzioni della produzione, con ripercussioni notevoli sulle forniture. L'effetto ha sollevato l’attenzione dei paesi dell'UE e degli Stati Uniti spingendoli a portare avanti le iniziative di “reshoring” dopo la presa di coscienza della dipendenza di logistica dalla regione asiatica.
Inoltre, nel 2022 ma soprattutto nei prossimi anni, occorrerà fare attenzione all’implementazione “delle regolamentazioni”. In Ue, la revisione del quadro normativo per i prodotti farmaceutici, intendendo prodotto formulato, principio attivo nonché gli eccipienti, sono sul tavolo della Commissione e toccano: l'innovazione e la sicurezza degli approvvigionamenti e nonché la garanzia di parità di accesso dei vari Paesi dell'Unione. Come sempre, la Commissione dovrà procedere con cautela cercando di modificare lo scenario rispettando le problematiche collegate all’accessibilità economica. Anche altri paesi attueranno nuove forme legislative così il Giappone, inizierà la fase finale delle nuove regole sui codici a barre sugli imballaggi farmaceutici; Taiwan sta per introdurre regole per migliorare la tracciabilità, anche se queste non entreranno in vigore fino a gennaio 2023. In Cina si sta progressivamente migliorando i sistemi per l'innovazione, con regolamenti di brevetto più rigide, ma con processi di approvazione più rapidi. In questo momento, ad esempio, le aziende biotecnologiche cinesi stanno crescendo rapidamente, aiutate soprattutto da finanziamenti pubblici e privati.
Tutte queste criticità, però, non impediranno gli investimenti e lo sviluppo innovativo accelerato dalla pandemia in tutte le direzioni. Uno di questi è l'accesso e l'uso dei dati digitali per guidare la ricerca.